08/02/15
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Il sole ha di nuovo le macchie: i veneziani preparano gli stivali

Prepariamoci a tenere sempre pronti gli stivali per l'acqua alta, ce lo consiglia... il sole. Non è una battuta, ma un'indicazione che viene da uno studio statistico sulle macchie solari.

Un'analisi che queste ultime due settimane di acque alte a ripetizione, con la punta record del 1° dicembre a 156 centimetri, non ha fatto altro che confermare.

Per ogni ciclo di attività solare una maggiore frequenza di alte maree. E dunque è bene che ci prepariamo: questo “filotto” di alte maree sarà solo un assaggio di quel che verrà. Da qui al 2013 potrebbe andare sempre peggio, visto che il sole ha ripreso la sua ciclica attività.

Non c'è ancora una spiegazione scientifica, ma ormai a livello statistico la correlazione tra l'attività del sole e l'andamento della marea è dimostrata dagli ultimi 60 anni di studi.

E risulta che ad ogni ciclo di attività solare (macchie, eruzioni, insomma, flusso di energia sprigionato dalla nostra stella) corrisponde una più alta frequenza di alte maree a Venezia.

Per capirci: il ciclo dell'attività solare è di circa 11 anni ed aveva toccato il suo minimo negli anni 2006-2007. Provate a verificare quante acque alte sono state registrate in quel biennio: nel 2006 le maree sopra il metro sono state appena quattro, nel 2007 solo cinque e in questo caso nessuna sopra il metro e dieci.

Il picco tra il 2010 e il 2013. L'attività del sole, con la comparsa delle prime macchie, è però ripresa in questo scorcio di 2008 e la marea ha subito fatto capolino, e pure con una certa prepotenza: al 16 dicembre le maree sopra il metro sono già salite a 16. «La correlazione con l'attività del campo magnetico solare è ormai dimostrata», conferma Paolo Canestrelli, direttore del Centro maree del Comune di Venezia. «Proprio in questa fine di 2008 abbiamo iniziato a risalire la curva di attività e raggiungeremo il picco nei prossimi anni. Dunque dovremo aspettarci una maggiore frequenza di acque alte tra il 2010 e il 2013».

Poi, è chiaro, l'azione del sole (intesa in senso astronomico) deve combinarsi con la situazione del meteo, perché l'acqua alta arriva solo a certe condizioni del tempo.

E se sono particolarmente cattive, come è stato in questa prima metà di dicembre, ecco che si può arrivare ad una infilata di giornate con punte sopra il metro o addirittura il metro e dieci come in queste due settimane: «Non siamo ancora al record», precisa Canestrelli.

Dicembre 2008: tutti i giorni almeno un metro d’acqua. Siamo vicini al record del 2002. La statistica dice infatti che in questo mese abbiamo avuto praticamente 15 giorni di seguito con una punta di marea almeno sopra il metro e sei giornate sopra il metro e dieci.

«Ricordo però che nel 2002 vi furono venti giorni di alte maree con dieci giorni sopra il metro e dieci, dal 16 novembre al 5 dicembre, e si toccò la punta massima il 16 novembre a quota 147. L'andamento è piuttosto simile, diciamo che ci stiamo avvicinando a quel primato».

Le cause di questo periodo così prolungato di acque alte sono le stesse che si possono riferire a proposito della piena del Tevere a Roma o delle grandi nevicate di questi giorni in montagna: una persistente perturbazione, con forti piogge e venti.

Il meteo migliora, le macchie restano. In particolare per la marea incide lo scirocco che soffia da sud e impedisce all'Adriatico di defluire. Dalle nostre parti, però, ha per fortuna soffiato la bora che ha tenuto un po' più bassi i livelli dell'alta marea, risparmiando a Venezia almeno qualche centimetro d'acqua, mentre Chioggia ha sofferto un po' di più.

Ora il barometro si sta spostando sul bel tempo e l'acqua alta dovrebbe finalmente desistere. Restano però le macchie solari in agguato.

Serena Spinazzi Lucchesi     
                             
Tratto da Gente Veneta , no.48 del 2008
 
http://www.gvonline .it/leggi_ id.php?id= 5098




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